Tre mesi fa circa, ricevo una prenotazione da booking, 5 notti per 3 persone , prenotazione proveniente da una donna dal Brasile.
I miei ospiti in arrivo, mi incuriosiscono sempre, mi piace dargli un volto, una storia ecc. Cosi, mentre da ragazzina con le amiche, appena si conosceva un ragazzo nuovo, via a cercare numero di telefono, indirizzo ecc sull’elenco telefonico, oggi la prima cosa che faccio è cercare su facebook.
Inserisco nome e cognome e via…
Escono fuori 30 omonimi una più “bona” dell’altra. Fisici mozzafiato, pelle ambrata, labbra carnose ecc. Tanto è che ne parlo e condivido la ricerca con mio marito che comincia a farsi i suoi fumetti mentali. Erano troppe, impossibile stabilire e ipotizzare chi realmente fosse. Ci rinuncio.
Tramite la messaggistica di booking, chiedo alle ospiti indicazioni per la sistemazione delle camere, ma niente, nessuna risposta.
Il caso vuole che il giorno prima del loro arrivo, nel gruppo facebook del mio paese “ Sei di Putignano se…”, pubblico un post dove ringrazio la mia concittadina che ha accompagnato i miei ospiti neozelandesi a casa mia (di cui vi racconterò prossimamente) .
Sotto questo post dopo un po’ mi scrive una signora esordendo :
” Marilù credo che domani siamo ospiti da lei, ha prenotato mia sorella L.”
Al che rispondo con uno smile e un “ siiiiiii”
Cosi via messenger faccio la conoscenza della signora J. Che mi racconta l’ANSIA che prova per l’imminente arrivo a Putignano l’indomani, per 2 ragioni:
Primo: le scale che portano al mio b&b. Su booking ho messo una bella foto delle mie scale affinché nessuno, all’arrivo, si spaventi, in fin dei conti sono solo 27 scalini…alti.
Secondo : le pesanti valigie che portano con se piene di abiti di tutti i pesi e le stagioni, e di souvenir
J. Mi racconta che arrivano in 3, in 3 hanno poco meno di 2 secoli e mezzo di età, e che da 20 giorni sono in giro per l’Europa, Istanbul, Atene ecc.
Resto sbalordita, che bel viaggio, da San Paolo del Brasile in Europa e che grinta alla loro età.
E soprattutto comincio a ridere come una matta perché nella mia mente vedo i fumetti di mio marito sgretolarsi come castelli di sabbia…le brasiliane, alte, more, formose ecc
Ma torniamo all’ansia della signora. Certo le scale ci sono e sono 27. Bisogna fare attenzione, attaccarsi allo scorrimano e scendere o salire con cautela. Ma purtroppo le case del centro storico sono tutte sollevate per evitare l’umidità di risalita dal sottosuolo e comunque il mio B&By in Viaggio, una volta arrivati su, è tutto su un unico livello. Mentre, la particolarità di molte case del centro storico, è che si sviluppano in verticale. Trovi una camera al primo piano, una o altre due al secondo e terzo piano.
Secondo problema: le valigie pesanti. Pesanti è dir poco, ora che le ho testate. Comunque ho rassicurato la signora J. che tra me, mio marito, e vicini giovani e muscolosi, ce l’avremmo fatta.
La signora si è tranquillizzata ma l’ansia è venuta a me.
Primo, perché mi sono ricordata che per l’ora di arrivo delle signore, sarei stata sola in casa perché mio marito è a calcetto il lunedì, secondo a chi avrei potuto realmente chiedere??? Comunque una soluzione l’avrei trovata. La trovo sempre una soluzione. L’importate è che la signora non sia rimasta con l’ansia.
Cosi alle 10 circa mi chiama il tassista delle signore dicendomi che sono arrivati davanti l’Arco di Porta Barsento e che hanno valigie consistenti, se qualcuno può dargli una mano.
Gli vado incontro, che valigione portavano, e che pesi!!!
Mio marito se n’era andato da poco per la solita partita del lunedì con gli amici.
Il mio inquilino di sotto che ha 3 bei figli forti e muscolosi, era solo in casa
E cosi…pazienza. Mi sono armata di buona volontà e sfacciataggine e ho chiesto aiuto al primo Putignanese bello e forte che passava da queste parti. Santo ragazzo!!! E poi, per la divina provvidenza, ho incontrato un altro mio vicino di casa giovane e muscoloso che stava uscendo con la ragazza per una passeggiata e gli ho chiesto una mano. Non si è tirato indietro.
Bene, le signore hanno salito le loro borse e sacche, io i due trolley e i giovani le 3 valigie enormi.
Ce l’abbiamo fatta. Valigie salite, signore contente, giovani… distrutti!!!
Ma come si dice… è bene quel che finisce bene.